La Ferrari Dino 246 venne prodotta in diverse versioni sia coupè (GT) che spider (GTS) tra il 1969 e il 1973. La 246 era la naturale evoluzione della precedente 206 dalla quale differiva sotto molti punti di vista. La carrozzeria fu ideata dal designer della Pininfarina Aldo Brovarone ed il motore era derivato dall'ultimo propulsore sportivo progettato da Alfredo Ferrari, scomparso nel 1956. Si trattava di un V6 di 65° trasversale, primo motore di questo tipo montato su un veicolo della casa di Maranello che aveva, fino ad allora, sempre preferito propulsori a 12 cilindri.
Per questo venne considerata una sorta di "baby" Ferrari, ma le sue prestazioni e il suo comportamento stradale era paragonabile a modelli con motori più frazionati ed il pubblico ne decretò il successo con una produzione di 2487 esemplari, numeri importanti per quel periodo.
Proprio sulla base della "E" nel 1972 venne svelata la versione spider della Dino, la 246 GTS. Questa differiva dalla versione GT per il tettuccio rigido asportabile tipo "Targa" e un disegno diverso del padiglione con tre feritoie di sfogo per l'aria dell'abitacolo. Questa versione fu prodotta in 1274 esemplari.
Modelli in esaurimento, tolti dalla produzione.